Dal Piemonte al Rio de la Plata – Paola Agosti
Centro storico di Altidona (FM) – Galleria sotto l’Arco, su iniziativa del Centro di Documentazione e Cultura Fotografica ALTIDONA BELVEDERE
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Leggi tuttoBIBLIOTECA CIVICA “ROMOLO SPEZIOLI” DI FERMO E’ ormai decennale il lavoro che si sta svolgendo per la ricostruzione della fisionomia
Leggi tuttoAntonio Gibotta – Il giovane reporter Napoletano del 1988, Antonio Gibotta è un giovane fotoreporter ormai consolidato e apprezzato che
Leggi tuttoDomenico Alaleona, Aldolfo De Carolis, Danilo Interlenghi e Osvaldo Licini Domenico Alaleona (Montegiorgio, 16 novembre 1881 – 28 dicembre 1928)Biblioteca
Leggi tuttoAll’epoca fu eretta una semplice edicola votiva attorno alla quale fu costruita, poco più tardi, una piccola chiesa seguendo i consigli di una particolare tradizione: «Marinai provenienti da Oriente» raccontano che «se in una città, o terra o castello si edifica in un solo giorno in onore della Beata Vergine Maria della Misericordia una chiesa lunga e larga tre passi, in quella terra il contagio cessa».
Leggi tuttoIl mondo nascosto delle Cisterne Romane di Fermo Conosciamo bene l’estrema abilità con cui i Romani costruivano eccelse opere di
Leggi tuttoLa magia della piana di Castelluccio La mitica fioritura della lenticchia di Castelluccio di Norcia in un virtual tour realizzato
Leggi tuttoGrottammare Alta, un viaggio tra terra e mare Tra le località più fotografate delle Marche c’è il borgo di Grottammare
Leggi tuttoFu a quell’epoca il più grande delle Marche e il progetto nacque per l’ormai scarsa capacità della Sala delle Commedie, (Palazzo dei Priori)
Leggi tuttoUn giro virtuale in uno dei castelli più panoramici e ben conservati dell’entroterra fermano che affonda le sue radici in epoca picena e condivide le sorti dell’impero romano fino al suo disgregarsi. È nata dall’unione di più castelli dislocati nelle colline prossime alla foce dell’Aso e il primo di cui si ha notizia è quello di San Biagio in Barbolano che nel 1032 fu donato dalla badessa Raimenga ai monaci di Montecassino e poi dell’abbazia di Farfa fino al Duecento quando fu costruito un nuovo castello in cui fu trasferita la chiesa di Santa Maria e Ciriaco.
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